Francesca Borrelli: "Vi racconto la mia vita in musica"
Nella sua lunga carriera ha lavorato con Raffaele Paganini, Massimo Ranieri e tantissimi altri nomi illustri

QuiEdOra news riserva il suo spazio all'intervista esclusiva di Francesca Borrelli, magistrale cantante, da molti anni nell’orchestra di Demo Morselli, e insegnante della famosa scuola di musica di Marcello Cirillo: “La Bottega del suono”. Il suo debutto risale all’età di 17 anni con Massimo Ranieri nel musical “Hollywood ritratto di un divo”. Da quel momento, l'ascesa dell'artista è dietro l'angolo: Francesca, vanta un curriculum che la dice lunga sul suo grande amore per il canto, il teatro e in primis il musical.

Francesca Borrelli: un nome, una garanzia di bravura. Una lunga carriera colma di successi e grandi soddisfazioni. Quando eri bambina pensavi già di debuttare nel mondo dello spettacolo?
In primis grazie per i numerosi complimenti! Per quello che raccontano i miei genitori, la mia passione esisteva ancor prima di nascere… mio cugino cantava e suonava vicino la pancia di mia madre e io già scalpitavo. Verso i tre anni davanti le sigle dei cartoni animati restavo sul seggiolone con le gambe a 90° per tutto il tempo del brano. E a soli sei anni vincevo il primo premio al Festival dei ragazzi di Santa Marinella (Rm) con il brano L’amore è di Lorella Cuccarini e Alessandra Martinez. A soli 11 anni iniziavo a studiare canto con Lorena Scaccia con il metodo di Nora Orlandi e da quel momento, non ho mai più smesso fino a oggi che ancora vivo di questa mia passione divenuta un lavoro.
Nel tuo percorso artistico sei stata grande protagonista di musical, cinema, teatro e televisione. Quali sono le esperienze che ricordi con maggiore entusiasmo?
Ogni esperienza è stata unica e magica, non saprei ancora oggi scegliere, ognuna mi ha lasciato un gran bel bagaglio, di sicuro amo fare questo nella vita e non saprei immaginare una vita senza il mio lavoro, la mia passione. Nonostante nella vita privata sia molto timida e completamente riservata, sul palco mi trasformo, sono un po’ bipolare come tutti gli artisti e forse anche tripolare, ride (NdR).
Dal 2015 a oggi, sei sempre in viaggio con "Hit Parade tour". Che esperienza è condividere il palco con Marcello Cirillo e Demo Morselli? Ti emoziona sempre come il primo giorno?
È un’emozione unica e rara ogni volta che salgo sul palco con due grandi artisti come loro. Dividere il palco con Demo e Marcello è sempre una festa, insieme a loro ci sono degli straordinari musicisti di cui non potrei mai farne a meno. Per me, sono come la batteria di una macchina… mi danno carica, mi sostengono ed essendo l’unica donna mi difendono e mi trattano come una principessa, diciamo che più che un lavoro, è un giocare con la musica a 360° a livelli professionali. Non è solo uno spettacolo musicale, ma si fanno sketch, si balla, ci si commuove e si passano due ore e mezza in totale allegria, dove il pubblico fa da padrone!
Dal Teatro Sistina, sei andata in scena su RaiDue con "Paradise", di Pascal Vicedomini. Uno show ricco di arte, musica, cultura, emozioni e divertimento. Cosa è per te l'arte
L’arte è passione, è emozione, è vita, è qualcosa di cui non si può fare a meno di esprimere. L’arte è qualcosa che ognuno di noi ha dentro. Per me aver fatto un programma televisivo in un teatro e soprattutto il teatro Sistina (dove c’ero stata con Massimo Ranieri a soli 18 anni) credo sia il livello massimo per ogni artista, ed essere sul palco con tanti artisti di livello nazionale e internazionale ti fa crescere e ti fa capire che non si finisce mai d'imparare. In più affiancare un grande artista come il maestro Marcello Cirillo è un vero onore. Insomma, mi reputo fortunatissima.
Visto che sei anche vocal coach, vorrei chiederti: cosa ne pensi dei talent show e qual è il consiglio più importante che ti senti di dare a chi vuole entrare a far parte del mondo dello spettacolo?
Questa domanda è sempre complicata perché i talent sono sicuramente un ottimo trampolino di lancio, ma dipende come si affronta lo slancio. Sicuramente danno molte possibilità ai giovani, però non tutti colgono l'esibizione come una partenza, ma bensì come un arrivo. Io sono del parere che la gavetta è molto importante e che non basta solo il talento. Diciamo che rispetto a una volta oggi grazie ai talent e ai social si ha modo di fare musica più velocemente. Un consiglio che dispenso spesso ai miei allievi è di non inseguire il successo solo per fama o riconoscimento, per soldi o altre cose simili… ma che il successo è quando si ha la fortuna di fare della propria passione/arte, uno stile di vita. Tra l'altro, per fare musica esistono tante altre possibilità, oltre i talent show: musical, live, teatro, doppiaggio. Il mondo è pieno di artisti bravissimi che non sono famosi, ma che vivono di musica. Non confondiamo l’arte con il successo. Il successo è la conseguenza di un qualcosa di costruttivo nel tempo.
Un tuo desiderio?
Di desideri ne ho ancora molti nonostante ne abbia già realizzati tanti e mi ritengo molto fortunata … ma la vita è fatta di sogni, di obiettivi e quando si smette di sognare non è un buon segno. Di sicuro il più grande è quello di continuare a lavorare con Demo e Marcello in tutte le piazze e chissà magari in un programma televisivo.

Un saluto ai nostri lettori da Francesca Borrelli!