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Guai per Gianluca Vacchi denunciato dalla ex colf: "Insulti se non ballavamo a tempo"

L'accusa shock: multe di 100 euro a chi dimenticava qualcosa nel preparargli i bagagli


In questo istante non vorrei essere nei panni di Prime Video...

La serie "Mucho Màs" lanciata proprio in questi giorni da Amazon Prime Video e destinata a far discutere da mattina a sera - non per la qualità delle immagini, dell'imprenditore sempre sulla cresta dell'onda (che adesso lo ha travolto) ma per l'oggettivo intento autocelebrativo di un Gianluca Vacchi che sembra ogni minuto che passa dipingersi come un Dio assoluto, sino ad arrivare, già nei primi venti minuti, abbastanza noiosi, ad essere quasi stucchevole dipingendo il rapporto con le colf come di estrema complicità e divertimento totale. Ma, stando alla denuncia fatta da una delle donne di servizio, "non è tutto oro quel che luccica": non tutto è sempre stato così esilarante e giocoso come il milionario bolognese vorrebbe far intendere quando si guardano i suoi balletti sui social, sorridente con le colf. Infatti, al centro della denuncia della ex colf e della causa legale ci sono i famosissimi video dell'imprenditore su Tik Tok. Secondo la donna di origini filippine, se le coreografie non venivano eseguite correttamente e se i dipendenti non ballavano a tempo si "scatenava la rabbia di Vacchi che inveiva contro i domestici, lanciando il cellulare e spaccando la lampada usata per le riprese".




Vessazioni e stress

La 44enne ha raccontato che proprio queste vessazioni sarebbero state fonte di grande stress per diversi dipendenti dell'imprenditore e Dj. E non è l'unica a sostenere queste accuse, visto che altri due ex dipendenti di Gianluca Vacchi hanno chiesto al milionario un risarcimento danni. Insulti e vessazioni durante la realizzazione dei video per i social, ma c'è di più. La donna denuncia anche soprusi di altro genere: orari di lavoro ben oltre il contratto firmato e multe di ben 100 euro in caso di dimenticanze nella preparazione dei bagagli per l'imprenditore. A far scatenare la denuncia sarebbe stata anche la clausola di riservatezza che, se non rispettata, avrebbe obbligato la donna al pagamento di una penale di 50mila euro. "Il contratto era da sei ore al giorno, ma a volte lavoravo anche 20 ore, senza interruzioni e quasi mai con straordinari pagati, senza riposo settimanale né ferie", si legge su Repubblica. Insomma, in attesa di sapere come andrà a finire, e anche se Vacchi è il king dei social, c'è un detto che recita: “Il Re sopravvive solo nelle favole”.

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