Lady D, nel 25esimo anniversario dalla morte, guida agli eventi tv in sua memoria
Un'intera giornata dedicata al ricordo della "principessa triste", ecco le trasmissioni che trovano spazio nei palinsesti di questo 31 agosto

Sono passati venticinque anni dall'incidente stradale in cui il 31 agosto del 1997, nel tunnel de l’Alma a Parigi, Lady Diana perse la vita con il suo compagno Dodi Al-Fayed e l’autista Henri Paul. Non soltanto i sudditi inglesi, ma anche il pubblico italiano è sempre rimasto legato alla figura leggendaria della principessa di Galles, prima moglie di Carlo e madre di William e di Hanry.
Nel venticinquesimo anniversario dalla questa prematura e tragica scomparsa, Sky Documentaries dedica la prima e la seconda serata al ricordo di Diana Spencer. Verranno quindi trasmessi due documentari che parlano della sua storia: "The Princess" (in prima visione assoluta, in onda alle 21.15) e "Diana at Sixty" (diretto dal regista Robin Bextor, in programma alle 22.45).
L'emittente satellitare dedica alla memoria di Lady D una programmazione speciale anche su Sky Uno, per tutto il daytime. Si inizia alle 13:15 con gli episodi dedicati a Diana e prodotti da LaPresse della serie "The Royals". A seguire, dalle 16:55, il documentario "Carlo e Diana – I retroscena", per poi lasciare spazio a "L’intervista a Diana", con le scioccanti rivelazioni rilasciate dalla principessa nel 1995 in esclusiva alla BBC.
Passando al digitale terrestre, invece, in seconda serata su La7, a partire dalle 23.30, in onda "Atlantide Files - Lady Diana: La Sua Storia", speciale condotto dal solito e preparato giornalista Andrea Purgatori, mentre dalle 22.30 sul secondo canale della tv svizzera-italiana del Canton Ticino, ovvero RSI La2, viene trasmesso il documentario "La storia segreta di Lady D".
La storia di Lady Diana ha ispirato film e documentari di successo, che hanno suscitato interrogativi sulle circostanze della sua morte, messo in evidenza i difficili rapporti con la famiglia reale, la sua forza e le sue fragilità. Una donna che la memoria collettiva ha reso immortale, al punto da poterla considerare un’icona ancora oggi, a venticinque anni dalla sua scomparsa.