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Alex e la sua "Mano ferma": quando melodia fa davvero rima con empatia

La recensione del nuovo singolo del giovane artista comasco, disponibile dallo scorso 21 ottobre, un brano che non delude le aspettative e spiana la strada a un nuovo corso

Tempo di nuova musica per Alex, giovane cantautore e musicista cresciuto tra l'Italia e l'Inghilterra, nonché finalista dell’edizione 2022 di Amici. "Mano ferma" è il titolo del singolo che anticipa l'uscita di "Ciò che abbiamo dentro", album disponibile dal prossimo 4 novembre per l'etichetta 21co.


Il risultato è un pezzo importante, di quelli che valgono una vera e propria sterzata per la propria carriera. Il segreto? Un testo autentico cantato in modo struggente, il tutto condito da una semplicità disarmate e senza la parvenza di qualcosa di estremamente costruito. Al centro una narrazione fluida ed empatica.


La produzione di Katoo rende l'artista meno simile a se stesso, rispetto a quanto mostrato nel progetto d'esordio "Non siamo soli", denotando una certa crescita a livello di sound. A livello di struttura, si avverte sia la freschezza di Fabrizio Fusaro che l'esperienza di Saverio Grandi, autori che firmano il pezzo a sei mani insieme al talento comasco.


"Mano ferma", dunque, è una canzone costruita ad arte, dotata di una sua rotondità che riflette suggestioni di vario stampo sin dal primo ascolto. Perché la musica ha proprio questo ruolo: restituire emozioni all'animo di chi le accoglie, fino a penetrare nell'intimo di esperienze comuni e assumere le sembianze di situazioni vissute sulla propria pelle.


L'interpretazione di Alex riesce a fare la differenza, perché coinvolge l'interlocutore in un'esperienza emotiva difficile da decifrare, tra la sofferenza e l'appagamento di chi riconosce la fortuna nell'avere al proprio fianco la persona giusta. Punti fermi che lasciano scoperto il fianco a qualche piccola incertezza, rivestendo il tutto di ulteriore verità.



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