Marco Mengoni: «All'Eurovision Song Contest per lanciare un messaggio di pace»
Il cantautore rivela in conferenza stampa il proprio stato d’animo a poche ore dalla partenza della kermesse europea che lo vede tra i protagonisti in gara con "Due vite"

ph Andrea Biachera
Dopo aver trionfato al Festival di Sanremo, la musica di Marco Mengoni si affaccia a livello europeo con la 67esima edizione dell'Eurovision Song Contest, al via domani sera 9 maggio. Il pubblico della Liverpool Arena è pronto ad ascoltare "Due vite", sabato 13 maggio, nella serata finale della rassegna.
In occasione dell’incontro stampa organizzato con i media italiani, l'ugola di Ronciglione ha raccontato le proprie sensazioni alla vigilia di questo ritorno eurovisivo, a dieci anni di distanza dalla precedente esperienza datata 2013, quando ottenne un buon settimo posto in classifica con "L'essenziale", brano con cui si aggiudicò anche in quell'occasione il Festival.
«Qui è tutto magico - rivela Mengoni in collegamento zoom - ma ci sono tante cose da fare. Sono molto soddisfatto del mio miglioramento con la lingua inglese, al punto che riesco ad esprimermi molto meglio rispetto a dieci anni fa. La volta precedente avevo addosso un po' più di pressione, mentre questa volta me la sto vivendo in maniera più rilassata, proprio come accaduto a Sanremo».
A proposito della performance, aggiunge: «Era molto difficile riuscire a mettere in scena il senso di "Due vite", questa relazione tra conscio e inconscio, però credo che con il mio gruppo ci siamo riusciti. Sono contento di avere nella mia squadra componenti che provengono da più parti d'Europa, performer che si alterneranno per descrivere al meglio la relazione tra sogno e vita reale».
Una maggiore maturità artistica rispetto all'esperienza con "L'essenziale", quest'anno bissata con uno spirito diverso: «La differenza principale è che sono più grande, in questo decennio ho avuto modo di fare tante esperienze per tornare qui e capire l'importanza di un palco del genere. L'energia che trasmette Liverpool, la casa di uno dei gruppi che mi hanno da sempre ispirato, non è sicuramente qualcosa da poco. I Beatles influenzano la musica pop da anni, lo hanno fatto con me e con migliaia di altri colleghi».
«A me non piace la parola gara - conclude l'artista prima di riprendere con le prove - per quanto mi riguarda cerco di stare il più lontano possibile dalla competizione. Questo non è lo spirito dell'Eurovision, anzi, da questo palco credo che la musica possa essere utilizzata come un mezzo per lanciare messaggi positivi, in primis di pace.. specie in questo determinato momento storico».
Non ci resta che fare i migliori auguri a Marco Mengoni per questo suo secondo Eurovision Song Contest, in attesa di ritrovarlo in Italia per parlare in maniera più approfondita del suo nuovo disco in uscita il prossimo 26 maggio, "Materia (Prisma)", ultimo capitolo della trilogia inaugurata a dicembre 2021 con "Materia (Terra)" e proseguita a ottobre 2022 con "Materia (Pelle)".
