Miku Kojima, da campionessa di nuoto ad attrice hard
Aggiornamento: 25 ago 2022
Da campionessa di nuoto ad attrice di film porno è un attimo!

Tra Covid e guerra sono tempi durissimi e angoscianti, e così, ognuno cerca di trovare dentro di sé le risposte che cercava da tempo. È dura per tutti. Anche la 21enne giapponese Miku Kojima ha vissuto questo travaglio e ne è uscita molto diversa da com’era prima: con un nome nuovo, Saki Shinkai, e anche con una nuova professione, quella di attrice porno. Nella sua vita precedente Miku Kojima è stata una nuotatrice, anzi di più: una giovane campionessa.
Classe 2000, nata a Osaka, a livello giovanile ha vinto tantissimo. Due medaglie d’oro ai Mondiali juniores d'Indianapolis nel 2017 nei 200 misti e nei 400 misti e l’anno dopo due bronzi ai Giochi olimpici giovanili di Buenos Aires, entrambi in staffetta con le sue compagne del Giappone. Sembrava lanciatissima la Kojima, con un’Olimpiade che si sarebbe svolta di lì a poco nel suo Paese – a Tokyo – e invece nel 2019 ha lasciato il nuoto e si è iscritta all’università. Poi, nell’animo della ragazza, qualcosa è cambiato...

I PRIMI SCATTI HARD
Un primo passo verso la sua nuova vita c’era stato lo scorso ottobre, quando la ormai ex nuotatrice aveva posato nuda in piscina, in una serie di foto intitolata ‘Saki Shinkai Naked Butterfly’. “Quanto ho pubblicato i miei nudi – ha poi detto – ci sono stati commenti negativi e speculazioni. Alcuni si sono domandati perché avessi realizzato quelle fotografie, altri mi accusavano di voler entrare nel mondo della pornografia. Avevo parlato di me stessa in quel servizio, ma c’era una leggera discrepanza tra quello che la gente voleva vedere e quello che io volevo mostrare. Quello che vogliono è vedermi in costume da bagno”.
IL PRIMO FILM PORNO
Ecco dunque Miku Kojima, anzi la neonata Saki Shinkai, cimentarsi nel suo primo film porno – ambientato ovviamente in piscine e spogliatoi, in costume da bagno e soprattutto senza – lanciato in Giappone con grande battage pubblicitario ed uscito lo scorso febbraio per ‘Soft on demand’, grosso nome del settore nel Paese del Sol Levante. “Con le cancellazioni delle cerimonie per il Covid, il numero dei lavori commissionati era diminuito – ha spiegato la 21enne – Allora ho iniziato a guardarmi in giro e ho scoperto che un mio contatto sui social era attivo nel settore dei video per adulti. Mi sono incuriosita e ne ho guardati parecchi: all’inizio avevo una sensazione negativa, ma i lavori di Sod sono molto interessanti. Ho deciso di provare…”.