Renato Zero torna in tour per fare i conti con se stesso
Il popolare cantautore romano ha presentato alla stampa la sua nuova tournée "Zero a Zero - Una sfida in musica", in scena nei palazzetti a partire dal prossimo mese di marzo

ph Roberto Rocco
Tempo di nuova musica per Renato Zero che ha annunciato le date di "Zero a Zero - Una sfida in musica", il nuovo tour prodotto da Tattica, in partenza il 7 marzo da Firenze, che toccherà i palasport delle maggiori città italiane.
«Sarà un tour tutto da vivere, in cui tirerò le somme e farò i conti con me stesso - racconta l'artista alla stampa - un bel pareggio ci vorrebbe proprio per mettere d’accordo pubblico e privato di un Renato che ha deciso di sdoppiarsi dal 1966 fino ad oggi. Uno bazzicava vicoli, piazze, quartieri e città. Da nord a sud. Da est ad ovest. In abiti borghesi ovviamente, raccogliendo segreti e storie di vita di ogni genere. L’altro lo attendeva per mettere nero su bianco, con parole e musica, quelle osservazioni e porzioni di umanità così necessarie allo scopo. Una scommessa difficile. Oggi i due imprudenti festeggiano le nozze di smeraldo di fronte al loro amatissimo, nonché fedelissimo, pubblico».
Sulla scia dei festeggiamenti al Circo Massimo, dove lo scorso autunno ha dato vita a sei concerti-evento tutti sold out da oltre 100.000 spettatori, Renato Zero è pronto a stupire una volta in più il suo pubblico, lo stesso che in tutti questi anni di carriera non ha mai smesso di sostenerlo.
«Un tour che si prospetta atteso, sia dal pubblico che da me. Quando arriverete al mio calendario, capirete che ogni momento va sfruttato, tra abbracci, sorrisi e tanta musica. Sono felice di rimettermi in gioco, di ancora lo spunto e lo slancio musicale per raccontarmi. Questo tour arriva con le sue note fino ad Eboli, ma mi riprometto in un futuro prossimo di accarezzare anche il mio amato sud che porto nel cuore. Purtroppo bisogna denunciare ancora una volta la carenza delle strutture, ma prometto alla Puglia, alla Calabria, alla Campania, alla Sicilia e alla Sardegna di tornare presto anche nelle piazze» precisa il cantautore romano, annunciando quelle che sono le date confermate per la prossima primavera.

«Per onestà professionale, ho scartato l’ipotesi di portare in giro lo spettacolo del Circo Massimo, per la volontà di realizzare un tour vero e con la voglia di riscrivere uno spettacolo in cui mi metto nella condizione di analizzarmi. È un esercizio che consiglio a tutti, perchè ci sono delle buone ragioni affinché uno si fermi per parlare con questo piccolo essere che vive dentro di noi, buttargli l’occhio ogni tanto può solo che far bene. Quando fai tutto con passione, determinazione e serietà, qualcosa ti sfugge sempre. La perfezione non è di questo mondo. Per quella trasgressione che mi è stata imputata e che io ho accettato come abito da lavoro, quella stessa definizione mi ha permesso di guardarmi sempre dentro, anche per non dare troppo spazio a certi parolai».
Firenze, Conegliano, Torino, Mantova, Bologna, Pesaro, Milano, Livorno, Eboli e Roma: queste le città che si preparano ad ospitare "Zero a Zero - Una sfida in musica", ventitré imperdibili appuntamenti in dieci palasport con numerose repliche nelle più importanti città della penisola, per condividere con i fan il nuovo atteso capitolo di questa sua parabola artistica e regalare inedite emozioni con gli iconici brani che hanno segnato intere generazioni, senza risparmiare novità e grandi sorprese.
«Il teatro, a differenza del nostro ambiente, è più oneroso e faticoso - conclude Renato - per cui ogni volta che chiudiamo il botteghino, sappiamo che si tratteranno probabilmente di due o di tre anni di silenzio. La fine di un tour, quindi, rappresenta anche la chiusura di un capitolo, viceversa l'inizio. È anche vero che, personalmente, il pubblico lo incontro puntualmente sulla strada, quello che mi manca in realtà è il camerino, che rappresenta la mia sacrestia. Il palcoscenico è una misura per me indispensabile. Nella bellezza di essere amato, questo lavoro ti crea anche tanta solitudine. Il mondo non ha sempre gli occhi aperti e non lascia sempre le luci accese. Ognuno di noi ha una destinazione, non penso che nulla sia frutto della casualità. Per questo e per altri mille motivi, non mi ritengo un cantautore, ma un’interprete della vita, dei sentimenti, della paura e della gioia».