"Senza di te", Fabrizio Moro restituisce un colore pop alla canzone d'autore
La recensione di "Senza di te" di Fabrizio Moro: un pezzo trascinante, romantico ma non stucchevole, poetico ma non snob, urbano ma non metropolitano

A partire dallo scorso 18 novembre, è disponibile in rotazione radiofonica e sulle piattaforme digitali "Senza di te", il nuovo singolo di Fabrizio Moro, brano che anticipa il suo nuovo album di inediti in uscita per la prossima primavera 2023.
Scritto dal cantautore romano, prodotto e arrangiato insieme a Giordano Colombo e Roberto Cardelli, si tratta di un pezzo trascinante, romantico ma non stucchevole, poetico ma non snob, urbano ma non metropolitano.
Sin dal primo ascolto, “Senza di te” si mostra essere un brano d'amore coinvolgente e capace di evocare ricordi, richiamando uno stile contemporaneo e un’eleganza d’altri tempi, restituendo abilmente un colore pop alla canzone d'autore.
Come a dire, la profondità a volte passa anche attraverso i codici della leggerezza. Una voce posata quella di Fabrizio Moro, meno "sguaiata" del solito, ma altrettanto suggestiva e carica di pathos, vale a dire quella che possiamo considerale la sua cifra stilistica.
Il cantautore romano si distingue ancora una volta per aver saputo mettere i sentimenti su carta, senza alcun ausilio di retorica. "Senza di te" è una supplica nei confronti di una persona amata che fa parte del nostro passato, una retrospettiva più nitida che sfocata.
Gli archi restituiscono al pezzo un sapore retrò in grado di avvolgere, riaccendere emozioni e far sognare. Il graffio di Fabrizio Moro fa il resto, sospeso a metà tra suggestioni poetiche e strazianti che nobilitano in modo universale il tema della mancanza.