Shade: «Ho scelto la coerenza, oggi non vado a tutti i costi a caccia della hit». L'INTERVISTA
All'indomani dell'uscita del singolo "Lunatica", abbiamo incontrato l'artista torinese per approfondire il processo di nascita di questo nuovo brano

È disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali "Lunatica", il nuovo singolo di Vito Vertura, alias Shade, hitmaker di successo che nel corso della sua carriera vanta già un ricco palmarès composto da 12 dischi di platino e 4 dischi d'oro. Approfondiamone la genesi del brano con il diretto interessato.
Intervista a Shade
“Lunatica” è il titolo del tuo nuovo singolo fresco di uscita, un brano che conferma le tue doti da hitmaker, ci racconti com’è nata l’idea della canzone?
«La canzone è nata un annetto fa, l'avrei voluta far uscire subito, ma alla fine abbiamo optato per altre scelte. E' rimasta una melodia che continuavo a cantare nella mia testa, così l'abbiamo ritenuta perfetta per questo periodo primaverile che rimanda ad una sorta di anticipo dell'estate. Dispiace da un lato, perché queste sonorità un po' vintage, in realtà, le avevamo usate prima ancora che diventassero inflazionatissime come ogg. Però, forse è meglio così, perchè sono già più masticate dal pubblico».
Dal punto di vista musicale, “Lunatica” rappresenta per te anche un cambio di passo, così come il precedente singolo “Pendolari”, pubblicato qualche settimana fa. Verso quale direzione ti stai dirigendo?
«Essenzialmente verso un pop fatto meglio di come l'ho fatto finora. È sempre stato facile in questi ultimi anni realizzare delle hit, soprattutto d'estate, che spingessero al massimo con la cassa dritta. Spero di riuscire a fare un pop più leggero, ma che sia altrettanto ricattabile e orecchiabile, nel quale io riesco comunque a inserire una forte componente personale».

Un elemento distinguibile è, come sempre, la tua penna capace di dipingere immagini nuove, al punto che nelle tue canzoni potrebbero esserci più titoli. Com'è ricaduta la scelta su “Lunatica”?
«Il titolo originale era "Fiore di loto", forse il passaggio più memorizzabile della canzone. Diciamo che potevano esserci titoli diversi, anche "Ci capita" che strizzava l'occhio verso l'indie. Alla fine, tendo a scegliere basandomi sull'idea, sul senso e su dove voglio andare a parare. Questa è una traccia che ci piaceva tanto, con il mio team abbiamo scelto di virare su "Lunatica" come titolo anche perché è molto nazionalpopolare, in più rappresenta quel tipo di ragazza che descrivo nella canzone».
In che termini ti senti cambiato, quali skills pensi di aver acquisito in questi ultimi anni e cosa dobbiamo aspettarci dalla tua nuova musica?
«Da un punto di vista personale, sento di essere maturato tanto. Ho imparato a metabolizzare le cose che avvengono attorno a me, come ad esempio una pandemia o un cambio di discografica, che sono due cose completamente diverse, ma abbastanza impattanti nella vita di una persona. Penso e spero di essere cresciuto in meglio, costruendo una sorta di corazza per attutire i colpi della vita. Nell'album che uscirà entro la fine di questo 2023, ci sarà un po' di tutto. Ho affrontato varie tematiche, con un'attitudine diversa, più coerente, senza andare a tutti i costi a caccia della hit».