Tanti Auguri Raffaella! Oggi la Carrà avrebbe spento 79 candeline: a luglio un anno senza di lei...
Aggiornamento: 29 ago 2022
L'indimenticabile e immensa showgirl, foriera di mode, lustrini, buona musica e icona gay, è mancata il 5 luglio del 2021

“Io ho avuto tantissimo dalla vita, la fortuna di maestri incredibili che mi hanno fatto dono del loro tempo e della loro esperienza, che mi hanno insegnato l’umiltà e l’amore per questo mio mestiere. Da bambina il mio grande sogno era diventare una coreografa di balletti classici. Volevo dirigere altri da dietro le quinte e invece mi sono trovata davanti alle telecamere, e con sorpresa sono arrivati il successo, i viaggi, i concerti, i bagni di folla, i fiori, i riconoscimenti”. Oggi la nostra Carrà avrebbe soffiato 79 candeline e fra poco, il 5 luglio, sarà un anno che non c’è più. Oggi, noi di QuiedOra vogliamo ricordarla attraverso le sue canzoni, il suo modo di fare spettacolo, il suo impegno, e il segno indelebile che ha lasciato nella vita di tutti noi, grandi e piccini.
Raffaella Maria Roberta Pelloni, in arte Raffaella Carrà.
Il 18 giugno è un giorno che i fan di Raffaella Carrà difficilmente potrebbero dimenticare, soprattutto quest’anno, che ricorre il primo anniversario di nascita dell’artista dopo la scomparsa, avvenuta lo scorso 5 luglio.
Raffaella Carrà è nata nel 1943 a Bologna, in Italia, nel mezzo della seconda guerra mondiale. All'età di otto anni si trasferisce a Roma e inizia gli studi presso l'Accademia Nazionale di Danza de ballet, disciplina che gli insegna cosa significano lavoro, perseveranza e sacrificio.
Fu a Roma che, per caso, gli si presentò la prima opportunità di lavoro. Un giorno, passeggiando con la madre, un amico di famiglia la presentò al regista Mario Bonnard e si innamorò della cantante, che gli diede il suo primo ruolo al cinema quando aveva solo nove anni. Il suo primo film è "Tormento del passato" e, da quel momento, inizia anche a studiare recitazione. Raffaella diventa una star. È partita per Hollywood, ha lavorato con Marcello Mastroianni e anche con Frank Sinatra, che ha rifiutato in un paio di occasioni...
Negli anni '70 l' artista abbandona il mondo del cinema e si dedica alla televisione Raffaella Carrà è diventata una star nel mondo televisivo ed è stata vista da più di 14 milioni di italiani con i suoi programmi, ogni giorno. Il suo modo di essere l'ha fatta trionfare in tutte le discipline artistiche che hanno toccato e affascinato tutti. Possedeva un carisma unico. Essendo sempre se stessa, è diventata una delle star più famose in Italia e nel panorama internazionale. Un'anima libera svestita da pregiudizi e che scandalizzò Papa Paolo VI per aver mostrato l'ombelico mentre eseguiva il "Tuca Tuca".
Nel 1975 sbarca in Spagna, dove ha anche presentato diversi programmi nel corso degli anni. Ha sempre considerato Madrid come la sua seconda casa e, quando si stancava di stare a Roma, arrivava nella capitale spagnola per trascorrere qualche giorno. Dopo una lunga carriera di successi, la showgirl nel 2016, si è ritirata per riposarsi un po'. Tuttavia, non ha mai smesso di lavorare e nel 2019 è tornata sulle scene televisive. La sua vitalità è stata uno dei suoi tratti più caratteristici e, come raccontava sempre: la ricetta della mia eterna giovinezza è non aver mai vissuto un giorno vuoto".
Tra i suoi successi più grandi e amati in tutto il mondo, le canzoni "A far l'amore comincia tu", "Tanti auguri", "Rumore", "Pedro", "Fiesta", "Ballo ballo" e ovviamente, "Tuca tuca. Tra i suoi programmi ricordati con maggiore affetto, invece, "Ma che sera", "Pronto, Raffaella"? "Carràmba! Che sorpresa", "The Voice of Italy" e "A raccontare comincia tu".
Non amava essere definita una regina, ma lo era!
Raffaella continua e continuerà sempre a fare "Rumore"
Ci sono tante ragioni per cui il ricordo di Raffaella Carrà non è destinato a svanire nel nulla, e il primo è che ancora oggi ne parliamo. Il Rumore, Raffaella non si limitava soltanto a cantarlo: con la leggerezza che l’ha sempre contraddistinta e il suo incredibile talento, trovava il modo per frantumare le regole e spingersi sempre oltre, ma sempre con grande umiltà e professionalità.
Persino un importante quotidiano britannico come il Guardian le ha dedicato un lungo articolo, riconoscendole il merito di essere stata la scintilla che ha portato a piccole e grandi rivoluzioni:
La soubrette è stata la prima a mostrare l’ombelico nella televisione di Stato, ha ballato quel "Tuca Tuca" troppo audace per l’epoca al punto da essere cancellato dalle classifiche, ha parlato per prima di omosessualità in una canzone intitolata "Luca", ha cantato "Tanti auguri" che col tempo è diventato un inno al sesso e alla sessualità.
Il 5 luglio 2021 l'artista è morta dopo una lunga e grave malattia. La notizia è arrivata come uno Tsunami nel cuore di tutti. Raffaella Carrà ci lascia, non solo il suo bagaglio culturale enorme, ma anche la voglia di essere liberi, ci lascia quella leggerezza che al giorno d'oggi manca come l'aria... Una magnifica donna che ha creduto nell'amore senza barriere e limiti.
Buon compleanno Raffaella, ovunque tu sia... continua a fare Fiesta!