Ultimo chiama e San Siro risponde: scaletta e recensione del concerto
Aggiornamento: 6 ago 2022
Il racconto dello show andato in scena sabato 23 luglio nel tempio della musica italiana

Foto di Francesco Prandoni
Lo stadio San Siro di Milano accoglie uno dei pionieri della nuova musica italiana: Niccolò Morriconi, alias Ultimo. Portavoce di un'intera generazione, il cantautore classe '96 si è reso protagonista di uno spettacolo formidabile, due ore consecutive di puro divertimento intriso di emozioni. La sua ascesa sorprendete, ottenuta meritatamente nel giro di breve tempo, ha trovato in questa spettacolare tournée negli stadi il suo giusto compimento, considerando soprattutto i due anni di pandemia che tanto hanno condizionato e limitato le nostre vite.
Dopo i rinvii dovuti alle varie restrizioni del caso, l'artista ha finalmente calcato uno dei palchi più prestigiosi d'Italia, a conclusione di un lungo viaggio che lo ha visto esordire per ben quindici date negli stadi più prestigiosi della nostra penisola, isole comprese. Da Bibione a Firenze, passando per Ancona, Torino, Napoli, Modena, Bari, Pescara, Catania e Roma, dove lo scorso 17 luglio ha realizzato al Circo Massimo l'ennesimo sold out. Milano lo attendeva, così, da ben due anni e lui non ha di certo deluso le aspettative.
«Prima di iniziare il tour - rivela Ultimo in uno dei pochi momenti parlati del concerto - mi sono messo in testa di realizzare un momento per rivolgere un discorso ai ragazzi della mia età. Rileggendolo mi sono reso conto che avevo usato troppe volte la parola passione, ma poi ho capito il perché. La cosa più importante, soprattutto in questa epoca dove tutto va veloce, è ricordarci che il tempo a nostra disposizione è limitato. Questo non vuol dire essere pessimisti, ma realisti. Quindi bisogna sfruttare ogni momento seguendo quelle che sono le nostre passioni, tralasciando i piani b. Non voglio insegnare niente a nessuno, ma ci tenevo a fare questa riflessione. Ve lo giuro su Dio ragazzi, non avrei mai pensato che la mia cameretta si sarebbe allargata fino a diventare grande come questo immenso stadio!».

Foto di Francesco Prandoni
In scaletta non mancano i suoi successi, a cominciare da "Pianeti", canzone che da il titolo al suo primo album, dal quale vengono proposti anche "Giusy", "L'unica forza che ho", "Stasera" e "Sogni appesi", quello che lo stesso cantautore romano identifica come il suo personale manifesto e che, non a caso, ha scelto di riservare sul finale, accompagnato da suggestivi fuochi pirotecnici. Spazio anche per le tracce contenute nel suo secondo disco di inediti "Peter Pan", tra cui troviamo "Il ballo delle incertezze", "Cascare nei tuoi occhi", "La stella più fragile dell'universo", "Poesia senza veli", "Ti dedico il silenzio", "Dove il mare finisce" e "Farfalla bianca".
Molte le canzoni prese in prestito da "Colpa delle favole", il suo terzo tassello discografico, tra cui spiccano "I tuoi particolari", "Fateme canta", "Ipocondria", "Piccola stella", "Rondini al guinzaglio" e "Quella casa che avevamo in mente", fino ad arrivare ai pezzi inclusi nel suo quarto e per ora ultimo album "Solo", pubblicato lo scorso anno. Non mancano all'appello, quindi, "22 settembre", "Tutto questo sei tu", "Buongiorno vita", "Niente", "Supereroi", "Quei ragazzi", "Sul finale", "Non sapere mai dove si va", "Il bambino che contava le stelle" e "Quel filo che ci unisce". Infine, immancabile l'ultimo singolo "Vieni nel mio cuore", un vero e proprio inno appositamente composto per questa tournée negli stadi.
Il motivo dell’incredibile successo di Ultimo sta nel suo repertorio, non serve altro ad un artista che scrivere belle canzoni per arrivare al cuore di pubblico. Non occorre seguire una particolare moda del momento, bensì assecondare le esigenze di chi ha bisogno di ascoltare musica autentica, vissuta e densa di significato. Il segreto di questo ampio consenso sta nella schiettezza e nella semplicità dei temi affrontati, nel saper attribuire alla forma canzone quel tocco di contemporaneità e quel pizzicò di tradizionalità che non rappresentano altro che il sale e il pepe della vita. Tutto il resto è solo rumore e brusio privi di essenza, carattere e incanto.

Foto di Francesco Prandoni
Ultimo Stadi 2022 di Milano accoglie uno dei pionieri della nuova musicale italiana: Niccolò Morriconi, alias s
Buongiorno vita
Dove il mare finisce
Quei ragazzi
Cascare nei tuoi occhi
Il ballo delle incertezze
Poesia senza veli
Vieni nel mio cuore
Niente
Piccola stella
Ipocondria
Sul finale
Medley Non sapere mai dove si va Supereroi Il bambino che contava le stelle Quella casa che avevamo in mente L’unica forza che ho Stasera Peter Pan
Colpa delle favole
Rondini al guinzaglio
Fateme cantà
I tuoi particolari
Pianeti
Ti dedico il silenzio
La stella più fragile dell’universo
Giusy
Farfalla bianca
Quello che ci unisce / Tutto questo sei tu
22 settembre
Sogni appesi