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Zeno, l’Underdog della scena italiana esce con "Mi hai rapito". On aire da domani, 11 novembre

Esiste un pre e un dopo nell’industria discografica. E il discrimine si chiama internet


Zeno alias Paolo Dente, lancia in radio il suo nuovo singolo dal titolo "Mi hai rapito", in rotazione radiofonica, da domani, venerdì 11 novembre.


Da dopo l’avvento della rete, tutto è cambiato: classico punto di non ritorno. In meglio, in peggio? Ai posteri l’ardua sentenza, anche se sarebbe il caso di dire ai “post” l’ardua sentenza, perché ormai, in un mondo che nel mentre è diventato anche completamente virtuale, ovvero social, forse siamo già nella fase dei post(eri) e quindi delle sentenze.


Se proprio grazie alla rivoluzione della rete è fin troppo facile produrre musica - da cui tutti sono “artisti” – esiste il rovescio della medaglia.


La miriade di nuove uscite soffocano in un contesto nel quale gli spiragli per le emersioni sono rari e strettissimi: mancanza di strutture un tempo punto di riferimento come le major, la filiera discografica, budget ridotti all’osso, nuove piattaforme talmente accessibili per cui l’anonimato è il rischio più plausibile.


Zeno, emerge in questo contesto e lo fa da underdog. Senza grandi budget alle spalle, forte della sua forza e della sua totale determinazione, il giovane artista si autoproduce “per legittima difesa”.


Fino a oggi Zeno ha sempre trovato nelle sue risorse la strada, il percorso, e finalmente c’è un produttore che ha creduto in lui: Antonio Marcucci, già chitarrista dei Tiromancino. Da un lato un talento in erba, dall’altro un talent scout che investe tempo solo su chi crede, e non perché “deve”. Un incontro che doveva avvenire.


Il singolo si intitola "Mi hai rapito", ed è il biglietto da visita ideale per conoscere Zeno che confessa di scrivere canzoni come se non dovesse mai ascoltarle nessuno, solo così è certo di «dire la verità».


Perché la vita di Zeno si basa sulla verità e questo brano trasuda sincerità in ogni nota, in ogni verso. E quando si dice la verità di solito si confessano errori: il perfezionismo di facciata lasciamolo alle bacheche social dell’ultima community di tendenza.


C’è una vena malinconica in questa capacità di sviscerare il proprio passato: Mi hai rapito è un brano scritto in tempo passato con proiezione al futuro.


Si vive imparando, si impara sbagliando e si vive crescendo: tradotto in flusso temporale: passato, presente e futuro.

Se non avete mai avuto il piacere d'incontrare, conoscere, sentire anche solo per nome questo artista emergente, vi basterà ascoltare il suo nuovo brano per andare al dunque. In questo momento fondamentale della sua carriera, Zeno non poteva scegliere un pezzo più genuino per presentarsi.





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